In Ungheria, il prezzo di una tazzina di caffè può essere una vera sorpresa per molti viaggiatori abituati ai costi delle principali città europee. Il costo varia notevolmente a seconda del luogo in cui viene consumato, del tipo di locale e del prodotto scelto, oscillando tra i bar turistici del centro di Budapest ai piccoli caffè di quartiere nelle province. L’aspetto che colpisce di più è la netta convenienza rispetto alla media dell’Unione Europea, tanto che sorseggiare un espresso sulle sponde del Danubio o nelle piazze storiche della capitale rimane una delle esperienze più economiche per chi viaggia in Europa centrale.
Prezzo medio di un caffè in Ungheria
Analizzando diverse fonti e dati aggiornati al 2025, il prezzo per un caffè espresso nei bar e ristoranti di Budapest si aggira attorno a 1,20-1,30 euro (circa 498-500 fiorini ungheresi). I locali più eleganti o turistici raramente superano 2 euro, mentre nei quartieri periferici o nelle città meno frequentate dai visitatori, si può facilmente trovare un espresso anche a meno di 1 euro. Ciò rende il caffè in Ungheria tra i più economici del continente.
I dati di Euronews basati su statistiche europee rilevano che il costo medio di un caffè da asporto in Ungheria è tra i più bassi d’Europa, circa 0,83 euro. Questa cifra si riferisce principalmente al caffè semplice da portare via, molto richiesto in stazioni e luoghi turistici, mentre il cappuccino costa di più, con una media di 1,80 euro (711 fiorini).
Le differenze tra espresso, cappuccino e caffè americano
In Ungheria, come in molti paesi mitteleuropei, il concetto di caffè può variare molto rispetto agli standard italiani. Se l’espresso classico resta l’opzione più simile a quella nostrana, è sempre più richiesta la versione all’italiana da parte dei turisti. Nei menù dei bar troverai quindi “espresso” (presszó kávé), a volte servito più lungo rispetto alle abitudini italiane, ma dal prezzo tra 1,20 e 1,40 euro nei locali centrali di Budapest e a scendere nelle province.
Il cappuccino viene proposto in versione abbondante, con schiuma di latte spesso molto densa: il suo costo medio è di 1,80 euro, ben lontano dalle cifre delle grandi capitali occidentali dove può arrivare a 4 o 5 euro a tazza. Infine, se chiedi un caffè americano o “long coffee”, troverai tariffe non tanto distanti da quelle del cappuccino, per via della quantità di prodotto.
Fattori che influenzano il prezzo: location, inflazione e tipologia di locale
Nonostante la forte inflazione registrata in tutta Europa negli ultimi due anni, l’Ungheria mantiene prezzi notevolmente bassi per molte voci di spesa alimentare, compreso il caffè. L’andamento dei prezzi, come segnalato anche dalle fonti ufficiali, è stato influenzato soprattutto dall’aumento del costo del latte e dello zucchero, con incrementi superiori al 40% in alcuni paesi confinanti, ma meno marcati in Ungheria. Qui il caffè resta accessibile anche grazie a una pressione fiscale più bassa e a costi generali inferiori rispetto alla media europea.
Il tipo di locale incide in modo significativo: nei caffè storici di Budapest, come il celebre New York Café (considerato il più bello al mondo), i prezzi possono superare anche i 5 euro per bevanda a causa dell’esperienza scenica, mentre nei bar periferici o universitari si rimane tranquillamente sotto l’euro e mezzo.
- Nei bar turistici delle zone centrali di Pest i prezzi sono leggermente maggiorati, ma raramente superano i 2,50 euro per un espresso.
- Nei piccoli bar e caffetterie di quartiere il prezzo può scendere anche a 0,90 euro.
- In ristoranti e hotel il costo sale per il servizio, oscillando tra 1,50 e 3 euro.
- Un cappuccino viene servito in genere a 1,70-2 euro; una bevanda simile ad un “latte macchiato” anche poco sopra i 2 euro.
I supermercati distribuiscono caffè in grani o macinato a prezzi molto convenienti. Il prezzo di una confezione di caffè da 250 grammi si aggira sui 2-2,50 euro, anche per marchi importati.
Il caffè nel quotidiano degli ungheresi: cultura, abitudini e costi collaterali
Anche se la bevanda nazionale resta di tradizione austriaca – pensiamo al “kávé ház”, la caffetteria in stile viennese – il caffè espresso sta vivendo una rapida crescita di popolarità nelle abitudini quotidiane degli ungheresi. Molte caffetterie propongono una vasta scelta, dalle ricette classiche italiane ai mix internazionali, a cui si aggiungono dolci tipici locali a prezzi spesso inferiori ai 2 euro.
L’esperienza al bar è particolarmente conveniente per chi fa colazione fuori casa: una porzione di torta e un caffè espresso raggiungono a malapena i 2-3 euro nei locali popolari, confermando come Budapest sia una delle città più “amiche” del portafoglio anche per piccoli piaceri quotidiani. In altri centri minori o universitari, come Szeged, Debrecen o Pécs, le cifre sono persino più basse, rendendo il caffè un piacere accessibile a tutti.
Nelle aree turistiche c’è una crescente presenza di catene internazionali, dove il prezzo dell’espresso si attesta su livelli simili a quelli dei caffè centrali: quindi, anche scegliendo un ambiente “occidentale”, difficilmente pagherai più di 2 euro per una tazzina.
Curiosità: considerando che in molte caffetterie ungheresi si utilizzano miscele di qualità crescente – e la preparazione è sempre più spesso all’italiana – la differenza di prezzo rispetto ad altri Paesi risulterà ancora più sorprendente. L’unico vero aumento si percepisce richiedendo caffè speciali o blend rari, sempre però mantenendo costi accessibili se confrontati con le grandi capitali europee.
Confronto con i prezzi europei
Mentre in Italia una tazzina di espresso al banco costa in media tra 1,20 e 1,50 euro (poco fuori dalle grandi città), nel nord Europa i prezzi salgono vertiginosamente, spesso superando i 3 euro e toccando cifre folli come i 5,81 euro di Copenaghen. In Ungheria il prezzo resta ancorato ai livelli più bassi dell’Unione Europea con una media attorno a 1,20 euro, superato solo da alcuni Paesi balcanici dove tuttavia l’espresso non ha la stessa diffusione.
Chiunque visiti la capitale ungherese potrà dunque assaporare un autentico espresso o un cappuccino cremoso, magari leggendo il giornale in una caffetteria storica, spendendo molto meno di quanto immaginava. Il rapporto qualità-prezzo resta di assoluto rilievo per chi vuole viaggiare risparmiando senza rinunciare ai classici riti della pausa caffè.